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Via libera al decreto legge "CUTRO"

Via libera al decreto legge "Cutro" sui migranti, che ora verrà convertito in legge. Alla Camera, il provvedimento è passato con 179 voti a favore. I contrari sono stati 111e gli astenuti, invece, sono stati 3. Il centrodestra, soprattutto i deputati della Lega, ha accolto l'esito della votazione con un applauso, sottolineando il lavoro fatto in questi mesi per giungere a un risultato che sia un vero primo passo contro l'immigrazione irregolare. Sono tre i pilastri fondamentali sui quali si basa il decreto: lotta agli scafisti, deroghe alla normativa al decreto flussi e potenziamento tecnico-logistico

potenziamento tecnico-logistico del sistema di prima accoglienza e dei controlli di frontiera. A questi si aggiungono le modifiche alla durata dei permessi per lavoro, la gestione dei centri per migranti e la stretta sulla protezione speciale. Ecco, nello specifico, i provvedimenti adottati dal governo.

Lotta agli scafisti

Il decreto Cutro, con l'inasprimento delle norme penali, cammina su due binari. Da una parte vuole inasprire le pene per i delitti concernenti l'immigrazione clandestina e dall'altra prevede la nuova fattispecie di reato di

morte e lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina. Nello specifico, quindi, si intende punire la condotta di chiunque promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato. Così come mira a punire chi compie atti diretti a procurare l'ingresso illegale di stranieri nel territorio dello Stato di cui non siano cittadini o residenti permanenti. Le pene previste sono comprese tra i due e i sei anni di reclusione e viene confermata l'ammenda di 15mila euro per ogni persona. In più, è previsto l'arresto in flagranza, anche differito, per i reati commessi durante la permanenza in un centro governativo di prima accoglienza o in una struttura temporanea di accoglienza, nonché in una struttura afferente al sistema di accoglienza e integrazione.