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Fermo per la nave ONG

Nuovo fermo per una nave Ong. Stavolta è la tedesca Louise Michel, finanziata dall'artista anonimo Banksy, a essere stata colpita dalla sanzione amministrativa per la violazione del decreto Piantedosi. Salpata a fine giugno dalla Spagna, la piccola nave veloce effettuato una sosta nel porto di Hammamet, in Tunisia, per effettuare probabilmente rifornimento a buon mercato, e poi ha iniziato la sua operazione nel Mediterraneo centrale, finché non ha incrociato un barcone con 36 o 37 clandestini a bordo. A quel punto, coordinata dal Mrcc di Roma, ha ottenuto come porto di sbarco quello di Pozzallo, in Sicilia.

Ma invece di dirigersi verso il porto della costa meridionale in provincia di Ragusa, dove si era già messa in moto la macchina dell'assistenza per lo sbarco sicuro dei migranti trasportati, la Louise Michel ha deciso arbitrariamente di dirigersi verso Lampedusa. Senza autorizzazioni e senza coordinamento, il motoscafo ha ritenuto opportuno portare i migranti a ridosso della piccola isola del Mediterraneo e, a quel punto, una volta sotto costa, il coordinamento di soccorso ha fornito ogni indicazione per lo sbarco sicuro. Tuttavia, l'equipaggio non era in alcun modo autorizzato a sbarcare a Lampedusa e questo ha causato il fermo per la violazione del decreto Piantedosi. Ancora una volta le organizzazioni dimostrano di avere la pretesa di essere al di sopra delle leggi dello Stato e di poter agire senza regole, in base a loro arbitrarie valutazioni. Tutto questo rientra, più che in un sistema di soccorso in mare, in un contesto di disobbedienza civile, con le Ong che si configurano come soggetti politici.