Albania? La vostra è una fissazione”. La premier Giorgia Meloni liquida così chi chiede informazioni sui nuovi trasferimenti verso il centro di Shengjin, nel frattempo però la Libra è già pronta. In mattinata è arrivata davanti alle coste di Lampedusa e dovrebbe iniziare i cosiddetti “recuperi”, la selezione di naufraghi maschi, adulti, provenienti da Paesi individuati come sicuri in base al nuovo decreto, da trasferire in Albania.
Il personale medico, mediatori, operatori Oim, più gli osservatori di Unhcr già stamattina sono saliti sulla motovedetta che li accompagnerà alla Libra, posizionata a 20 miglia a Sud di Lampedusa. Nel giro di un paio d’ore dovrebbero essere a bordo, solo dopo potranno iniziare le operazioni
Il mare e' pieno di barchini e sul canale 16 delle emergenze in mare iniziano ad arrivare decine di segnalazioni. Con il meteo tornato clemente sono ricominciate le traversate. Solo tra la mezzanotte e l’alba di lunedì sono arrivate le prime barche provenienti dalla Libia con a bordo in tutto 118 persone, fra cui molti siriani, afghani e pakistani, oltre a egiziani e uomini e donne del Maghreb. Due sono riuscite a raggiungere la terraferma autonomamente, altre due sono state soccorse al largo.
Ma già da domenica, barchini, carrette e gommoni iniziano ad arrivare con continuità. Nel corso della giornata di ieri, Finanza e Guardia costiera hanno soccorso tre carrette del mare, inclusa una delle pericolosissime barche di ferro, le “bare galleggianti”, protagoniste di decine di naufragi, che tentavano di raggiungere l’isola. Erano partite tutte dalla Tunisia, per prima “graziata” dalla nuova parentesi di beltempo.