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Musk :"Chi finanzia ONG?"

Chi finanzia le Ong?". La domanda esplode su X e a porla non è un utente qualunque che si interroga sulle (quasi) infinite capacità economiche delle organizzazioni non governative che recuperano i migranti nel Mediterraneo per portarli in Italia. A esprimerla, rendendola pubblica e facendola arrivare a milioni di utenti in tutto il mondo, è Elon Musk, l'uomo più ricco del mondo, patron di Tesla e di X, che ha commentato un vecchio video che vede protagonista Giorgia Meloni prima della nomina a Palazzo Chigi. Ma questa è una domanda annosa, sospesa da anni in un limbo di risposte mai davvero date.

 

 

Apparentemente, infatti, le Ong sono sostenute dalle donazioni dei privati e dai finanziamenti pubblici che provengono dai propri Paesi di bandiera. Quotidianamente si possono trovare appelli delle stesse sui social in cui usano tutte le tecniche di persuasione per spingere gli utenti a privarsi del proprio denaro per versarlo nel mondo reale. In un ipotetico mondo parallelo in cui non esistessero i social, girerebbero col cappello in mano a chiedere soldi ai passanti o allestirebbero banchetti nelle città per ottenere donazioni, non ottenendo i medesimi risultati. I dettagli delle donazioni non vengono mai resi pubblici, quel che si conosce è l'ammontare complessivo delle donazioni, e forse nemmeno quello. In più di un occasione, per altro, il contatore delle donazioni ha fatto improvvisi balzi in avanti come se qualcuno avesse donato in un sol colpo una cifra enorme. E qui si torna alla domanda di Musk: chi finanzia le Ong?

ONG SEA WATCH :"Ci sono Naufragi e naufragi"

Sea Watch: “Ci sono Naufragi e naufragi. Bayesian soccorso in venti minuti, 43 persone abbandonate al loro destino e salve solo grazie alle ong”

Sea Watch: “Ci sono Naufragi e naufragi. Bayesian soccorso in venti minuti, 43 persone abbandonate al loro destino e salve solo grazie alle ong”

Inutilmente l’ong tedesca ha chiesto aiuto per un gommone sgonfio in mezzo al Mediterraneo. “Per lo yacht soccorsi in venti minuti, le persone migranti non meritano l’interessamento dei nostri Stati”

Oltre 1000 migranti morti o dispersi nel Mediterraneo

Oltre 1000 migranti sono morti o sono stati dichiarati dispersi nel Mediterraneo centrale dall'inizio del 2024 al 17 agosto: lo ha reso noto su X l'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) in Libia.Le vittime, ha precisato l'Oim, sono state 421 mentre i dispersi 603, per un totale di 1.024 persone.

Nello stesso periodo, i migranti intercettati in mare e riportati in Libia sono stati 13.763, di cui 12.220 uomini, 947 donne, 460 minori e 136 persone per le quali non sono disponibili dati di genere

Caso di integrazione di una Rom nata in Italia

Un esmpio di integrazione sociale, la storia che viene a galla dal provvedimento con cui il Tribunale civile di Milano ha riconosciuto lo status di apolide a una donna di etnia Rom, ma nata in Italia.

I suoi genitori nei primi anni '90 sono scappati da Mostar per via della guerra nella ex Jugoslavia e quando lei è nata, erano in Toscana. Poiché da meno di un anno era stato costituito lo stato della Bosnia-Erzegovina (che la giovane donna non ha per altro mai visitato) e la situazione politica nei Balcani era difficile, non è stato possibile trasmetterle la cittadinanza.

Madre e padre, come lei stessa ha raccontato, sono separati da 16-17 anni. Da almeno otto anni non sente il papà, mentre mamma, che abita in Germania, in un piccolo paese di cui non sa il nome, la chiama regolarmente al telefono. "L'ho vista l'ultima volta il 13 giugno 2011 - ha raccontato in istruttoria - quando mi sono sposata con matrimonio tradizionale".

Oltre a non avere alcun legame con la terra di origine dei suoi famigliari, dopo le nozze giovane è diventata madre di 4 bimbi. Con loro e il marito, al posto di un campo nomadi, vive a Milano in un appartamento assegnatole da Palazzo Marino. I bambini vanno a scuola e il marito è stato ed è in grado "di contribuire a sostenere in maniera dignitosa la famiglia attraverso una ormai costante dedizione al lavoro".

Un percorso che ha giocato a favore al riconoscimento dello status di apolide concesso in quanto sono stati riscontrati i requisiti necessari. Inoltre, va aggiunto, il consolato di Bosnia ed Erzegovina, da lei interpellato, non ha mai dato risposta circa la sua cittadinanza nel paese. Cittadinanza che l'Italia non le può dare in quanto sono scaduti i termini per la domanda.

 

 

Un caso raro, questo, nel nostro Paese e che consente di ottenere una serie di diritti come il permesso di soggiorno, l'istruzione, l'assistenza sanitaria e la pensione.

La vicenda che ha portato il giudice della sezione specializzata in materia di immigrazione e protezione internazionale Pietro Caccialanza ad accogliere la richiesta di una 31enne che non ha mai posseduto alcuna cittadinanza, ha sullo sfondo un percorso che uno degli operatori del Comune che si è occupato della donna, ha definito "premiante".

Apertura di Olimpiadi 2023 Parigi ha spaccato opinione publica

Giudizio in chiaroscuro per la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi, che ha spaccato l'opinione pubblica e i media fra approvazione e clamorose bocciature.

 

"Uno spettacolo davvero kitsch in riva al fiume". E' netto il giudizio del britannico The Guardian, ma la stampa internazionale si divide sul senso dello show di ieri notte. "La cerimonia più bella del mondo", titola Marca, ispirata ovviamente dalla presenza di Rafa Nadal sulla barca delle stelle internazionali dello sport, con Carl Lewis e Nadia Comaneci.

Per 'The Indipendent' Parigi abbraccia "la pazza idea" di offrire al mondo una cerimonia a cielo aperto. Di "tripudio di stile francese che unisce storia e audacia artistica" parla il New York Times, che sottolinea come "l'acquazzone" e i sabotaggi non abbiano fermato la festa. Per la tedesca Frankfurter Allgemeine, la "Francia ha celebrato una festa grandiosa", con quello che é un "show rivoluzionario". Il giapponese 'Asahi Shimbun' parla di "cerimonia che rompe le r

L'abbraccio di piu' felice e il piu' infelice

 

 

Cosa può insegnare il più infelice alla più felice

 

I Grandi  del mondo si sono incontrati per i lavori del G7 a Borgo Egnazia, in provincia di Brindisi.

La «padrona di casa» Giorgia Meloni ha accolto il premier inglese Rishi Sunak che sta incontrando molte difficoltà in patria  e sembra destinato a essere rimandato a casa alle prossime elezioni, tra 20 giorni.
Lei, invece, è uscita vincente dalle Europee, ma comunque potrebbe accogliere tre insegnamenti dalla storia di Sunak: non scherzare con la storia (vedi alla voce Brexit), circondarsi di persone sensate (vedi alla voce Boris Johnson) e non sottovalutare gli avversari (perché, prima o poi, arrivano)